Giappone

Aprile 2024

1010

Per ogni viaggio non manca una sorpresa e anche questo non ha fatto eccezione!

Il momento della fioritura dei ciliegi non poteva essere più splendido: Kyoto, 7 aprile, 27 gradi, il tempio Tōji ci avvolge nel suo abbraccio delicato di candidi petali e, quando alla sera, troppo entusiasti per andare a riposare, ci spingiamo fino al santuario Yasaka-jinja e passeggiamo nel parco Maruyama, scopriamo la forza dirompente di questo stupore che si rinnova ogni anno allo sbocciare dei fiori di ciliegio.

Inizia così il nostro viaggio. Nara, Kyoto, Arashiyama, Uji… posti splendidi ornati dalla grazia dei ciliegi, ma non mancano anche camelie e tulipani a ricordarci, anche con due gocce di pioggia e il cielo plumbeo, che è primavera.

Quando lasciamo Kyoto per spostarci ad Okayama siamo già grati per il dono ricevuto, ma il giardino Koraku-en ci offre un altro momento straordinario della fioritura: la neve di petali che aleggiano nell’aria e coprono il prato come una candida coltre.

Hiroshima non può mancare nel nostro itinerario, per ricordarci e darci la forza di urlare a gran voce che vogliamo vivere in pace, che la guerra con il suo orrore non può mai essere una soluzione.

In traghetto verso Miyajima ci uniamo ai tantissimi turisti, ma il monte Misen è una scoperta e addentrandoci nel bosco meno frequentato troviamo un tempio che è un susseguirsi di angolini da immortalare per il loro fascino.

L’ultimo giorno ad Okayama è dedicato alla piana dell’antico regno di Kibi e alla leggenda del principe Kibitsuhiko, venuto da Yamato a sconfiggere Ura, il demone. Percorrendo una pista ciclabile di 17 km incontriamo templi, santuari e perfino un colossale tumulo funerario risalente al V sec.

Attraversiamo il Giappone a bordo dell’espresso Yakumo per spostarci nella prefettura di Shimane, a Matsue, un piccolo gioiello attraversato da fiumi e canali. Tranquilla e ordinata, Matsue raccoglie nei pressi del suo castello, uno dei dodici originali rimasti in tutto il paese, diverse mete che meritano una visita, tra le quali la casa e il museo dedicati a Lafcadio Hearn, autore che ha vissuto il Giappone di epoca Meiji e lo ha raccontato all’Occidente con straordinaria sensibilità. Molto ci sarebbe da visitare in questa splendida prefettura, ma il tempo è poco e, grazie ad un taxista da formula uno, che ci consente di non perdere il nostro treno, combiniamo il suggestivo Museo di Arte Adachi con una passeggiata a piedi scalzi sulle dune di sabbia di Tottori, come sempre battuta dal vento.

E’ ora di affrontare il lungo viaggio verso Tokyo. A Omiya ci aspettano Owada-san e Turton-san per mostrarci i capolavori del Museo di Arte Bonsai e alcuni giardini di Maestri di famiglie storiche che si dedicano da generazioni all’arte bonsai. Asakusa è affollatissima, ma ci stiamo anche noi, per assaggiare un dolcetto e fare gli ultimi acquisti di omiyage. Poi la cena a Daiba, la baia di Tokyo sempre suggestiva e romantica, con i suoi colori, le sue luci e l’imperdibile Gundam.

E’ ora di salutarsi. Ringrazio i nuovi amici del gruppo con cui ho viaggiato quest’anno, che si sono lasciati trascinare con me alla scoperta di luoghi, sapori, abitudini, leggende, curiosità. Grazie a Cecilia e Stefano, che hanno affrontato con coraggio l’esperienza di viaggio con la sedia a rotelle. Stefano si è certamente fatto i muscoli più che in palestra, ma Cecilia ha potuto godere con lui il viaggio di nozze che aspettavano con entusiasmo. A parte qualche momento di difficoltà, anche in questo il Giappone è un paese straordinario, per efficienza, gentilezza e rispetto (la loro esperienza e il loro report in pagina separata). Grazie anche a Cristina e Clara, per l’aiuto e il sostegno che hanno reso più lieve qualche momento di tensione.

cultura giapponese
giappone
viaggi

Oltre lo Spazio di Bonecchi Alessandra - Via delle Chiuse, 1 - 20003 Casorezzo (Milano, Italy) - P.I. 08806260967

alessandra.bonecchi@oltrelospazio.com - 328 3682426